Rinaldo Ronco (Capitano Orlandi).Attività partigiana (sintesi).
1943: Rinaldo Ronco, Guardia di Finanza richiamato, si trova in zona di guerra, nei pressi di Novo Mesto (Slovenia)
1943 (8 - 14 settembre): rientra fortunosamente in patria
1944 (febbraio - marzo): con comizi segreti ed abboccamenti, dà vita al movimento partigiano nella zona di Mombello Monferrato
1944 (aprile - maggio): assunto il nome di battaglia Orlando Orlandi, è a capo di una decina di uomini (banda Fox) accampati in località Cascine Giampè (Mombello). Prende contatti con gli organizzatori delle formazioni garibaldine della provincia di Alessandria
1944 (maggio): lungo la Casale-Torino, in località Gambarello, avviene il primo scontro a fuoco con un' autocolonna tedesca
1944 (giugno): la banda Fox si è accresciuta ed entra a far parte delle formazioni di ispirazione comunista. Il campo è ora a Monte Sion (Mombello)
1944: fonda, insieme con lo studente Vittorio Barioglio e col tipografo Enzo Coppo, il foglio ciclostilato garibaldino "Scintilla"
1944 (estate): la statale della Valcerrina è la strada maggiormente battuta dalla banda Fox. Gli scontri si intensificano
1944 (agosto): Il Capitano Orlandi con cinque uomini ferma in località Mulino Nuovo l'ex-sottosegretario di Stato dell' Aeronautica Repubblicana, colonnello Botto, subito rilasciato
1944 (agosto): Al mulino di Gaminella Orlandi sfugge per un soffio alla cattura
1944 (fine agosto): il campo è trasferito in località Maroli (Casalino di Mombello); il gruppo, che nel frattempo ha ulteriormente incrementato il numero degli effettivi, costituisce il Distaccamento Fox della LXXIX Brigata Garibaldi
1944 (fine agosto): la formazione di Orlandi controlla anche la strada per Asti nel tratto fino a Moncalvo
1944 (fine agosto): uomini del Dist. Fox catturano in Moncalvo un sottufficiale tedesco
1944 (settembre): in località Gambarello il Distaccamento Fox attacca un' autocolonna tedesca, catturando un camion, due sottufficiali, un mitra ed una pistola Steier
1944 (ottobre): i nazifascisti con una serie di puntate improvvise spingono colonne motorizzate sulle colline; i garibaldini di Orlandi utilizzano sempre più frequentemente la tattica delle squadre volanti, attaccando i pattuglioni nemici
1944 (15 ottobre): una potente colonna motorizzata nazifascista attacca il campo di Maroli incendiandone le case e distruggendo tutto il materiale del distaccamento; tuttavia i partigiani riescono a mettere in salvo le armi e a fuggire nei boschi grazie all' eroismo del garibaldino Pierino Scalvenzo
1944 (seconda metą di ottobre): da Casale i nazifascisti intensificano le puntate nella Valcerrina: gli scontri sono pressochè quotidiani. La resistenza degli uomini di Orlandi, braccati con insistenza, non si piega
1944 (seconda metą di ottobre): il comando delle SS di Valenza cerca di ottenere una tregua con le formazioni della Valcerrina (Garibaldi, Patria e Monferrato); al rifiuto, i nazifascisti inaspriscono le rappresaglie a danno della popolazione civile che protegge i partigiani
1944 (fine ottobre): la LXXIX Brigata è trasformata in X Divisione Alessandria, ratificata su quattro Brigate: al comando di Orlandi, il Distaccamento diviene Brigata d' Assalto Garibaldi Fox
1944 (28 ottobre): a Castagnone di Pontestura, in un impari scontro con la Brigata Nera, perdono la vita i garibaldini della Brigata Fox Silvio Bondesan, ucciso nel combattimento, ed Alfredo Piacibello, catturato e poi fucilato ad Ozzano il giorno stesso
1944 (2 novembre): ferito in combattimento alcuni giorni prima a San Germano, muore Innocenzo Rossi, comandante un distaccamento della Brigata Fox
1944 (11 novembre): sulla salita di Ozzano, alla testa di una sessantina di garibaldini della Brigata Fox, il Capitano Orlandi conduce un deciso attacco contro una colonna motorizzata fascista forte di circa ottanta uomini. Quattordici repubblicani della San Marco e della X MAS vengono uccisi nel combattimento; tutti gli altri, tra i quali sei tedeschi, son fatti prigionieri. Catturate una mitraglia pesante, tre leggere, una cinquantina di Mauser, molte bombe e pistole. Nessuna perdita tra i partigiani. Per questa azione Rinaldo Ronco verrà decorato al Valor Militare
1944 (15 novembre): la Brigata Fox muta appellativo in "181a Brigata Piacibello"
1944 (19 novembre) durante un grande rastrellamento nazifascista in Valcerrina, un forte contingente della Brigata Nera Ettore Muti piomba a Mombello; presi in ostaggio gli uomini del paese, i fascisti battono la campagna circostante a caccia dei partigiani. Lo stesso Orlandi, che nel frattempo ha ordinato ai suoi di frazionarsi in piccoli gruppi e di evitare ogni scontro, viene avvistato da una squadra di fascisti che gli sparano diversi colpi; riesce tuttavia a sottrarsi al tiro raggiungendo la cima della collina ed a eclissarsi nel versante opposto
1944 (fine novembre): per l' approssimarsi dell'inverno, la Brigata smobilita: restano in forza soltanto il Comando e la Volante. Gli altri uomini, pronti ad intervenire quando richiamati per azioni di sorpresa, si nascondono presso i contadini. Diversi garibaldini vengono catturati, anche per la presenza di numerose spie. Sul capo di Orlandi pende una grossa taglia. Tuttavia, sostenuti soprattutto dalla Volante, gli scontri non cessano
1944 (fine dicembre): il maggiore Meyer, comandante il presidio tedesco di Casale, offre una tregua alla Brigata Piacibello; viene rifiutata. Le incursioni nazifasciste si intensificano
1945 (3 gennaio) la volante si scontra con la Brigata Nera a Cereseto. Dopo strenua resistenza, viene catturato Alessio Boccalatte che verrà poi fucilato a Casale il 15 dello stesso mese insieme con i componenti la banda Tom, catturati il 14 a Casorzo
1945 (gennaio): la Brigata Nera di Casale tenta pił volte di venire a patti direttamente con Orlandi
1945 (febbraio): a Gaminella viene catturato Alfio Zanello. Sottoposto a continue torture durante la detenzione, verrà fucilato a Tortona insieme con un altro garibaldino della 181a, Antonio Lanni, catturato in dicembre
1945 (metą febbraio): la 181a Brigata Piacibello ritorna pienamente operativa con tre distaccamenti. Il comando è a Casalino di Mombello
1945 (20 febbraio): scontro alla stazione di Serralunga di Crea: ferito e catturato, dopo sevizie viene fucilato sul posto il garibaldino Arduino Bizzarro
1945 (primi di marzo): a seguito del distacco dalla Alessandria della Brigata Viganò trasformata a sua volta in Divisione, la X, ridotta a tre Brigate, muta appellativo: il Capitano Orlandi lascia il comando della Brigata Piacibello per assumere quello della X Divisione Garibaldi Italia
1945 (fine marzo): Orlandi assume il comando della Brigata Bigliani, troncando ogni rapporto con la Piacibello e con lo stesso comando divisionale pur conservandone, ma solo nominalmente, il vicecomando
1945 (aprile): le forze partigiane serrano sempre più da presso il nemico, ormai asserragliato nelle città
1945 (23 aprile) un commando di uomini della Bigliani, con uno stratagemma, si impossessa di armi nella caserma del presidio tedesco di Casale
1945: il 25 aprile la X Divisione entra in Casale Monferrato al comando operativo di Orlandi. Alcuni uomini cadono negli scontri finali
1945: nella notte tra il 27 ed il 28 aprile il maggiore Meyer, comandante il presidio germanico della città, consegna al Capitano Orlandi la propria arma personale dichiarando così la propria disponibilità alla resa.